'Scambisti' dell'abitazione: in Italia sono 2.500
10 Giugno 2010Home exchange e couchsurfing. Una pratica che accomuna quasi 40mila iscritti a siti specializzati che propongono lo scambio dell’abitazione come opportunità per muoversi a basso costo, ma anche per rendere più intensa l’esperienza di viaggio. In Italia lo stesso dato supererebbe i 2.500 iscritti dediti a barattare la dimora con per una media di 3-4 volte l’anno. Una formula che secondo gli operatori consentirebbe risparmi di costo fino al 60% della spesa richiesta dalla permanenza presso strutture di ospitalità di tipo tradizionale, a fronte di un costo annuo per l’iscrizione al servizio offerto dalle associazioni specializzate compreso tra gli 80 e i 120 euro. Un risparmio che deriva dalla possibilità di limitare le spese a viaggio e quota d’iscrizione tagliando le spese di pernottamento, e guadagnandoci spesso in termini di esperienza umana. Accanto all’ospitalità incentivata il couchsurfing (www.couchsurfing.org) si contraddistingue infatti anche per le molte iniziative collaterali proposte, tra cui lezioni di lingua, discussioni, e molteplici opportunità di scambio e incontro. Una panoramica delle formule di ospitalità alternativa sarà trattata a Firenze nell’ambito del Festival del viaggio in programma fino al prossimo sabato, il cui programma è disponibile al link www.festivaldelviaggio.it.