A Milano la prima CasaClima Gold
08 Ottobre 2014Sarà consegnata in questi giorni la prima certificazione CasaClima Gold all’edificio residenziale plurifamiliare di Milano “La Tuxa”, tra i primi a poter anticipare la messa in pratica delle indicazioni dell’Unione Europea sui Net Zero Energy Building(NZEB). Iniziata la sua costruzione nel 2012, l’edificio La Tuxa pone in evidenza e in pratica numerosi accorgimenti innovativi, secondo uno studio decisamente attento dell’involucro edilizio e un’accurata progettazione impiantistica, rispondendo a specifiche richieste di efficienza energetica, comfort abitativo e sostenibilità. Le strategie attive e passive che sono state adottate nella costruzione hanno permesso all’edifico di poter persino ridurre il proprio fabbisogno energetico a soli 8 kWh/mq/anno, un record effettivamente non da poco se si pensa che un edifico di dimensioni simili e realizzato con sistemi tradizionali garantisce standard minimi vicini ai 70 kWh/mq/anno. Nonostante i sei piani fuori terra la nuova residenza La Tuxa ha così raggiunto degli ottimi risultati riducendo e abbattendo ulteriormente i consumi grazie ad un sistema di ombreggiamento esterno a lamelle orientabili che, assieme al sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore, permette di riscaldare un appartamento di 100 mq con poco più di 8 euro al mese, un impegno economico inferiore ai 100 euro in un anno. L’acqua calda sanitaria viene prodotta per il 60% dai pannelli solari termici che sono posti in copertura, mentre la percentuale rimanente è così garantita da una caldaia a condensazione che, in caso di necessità, riscalda l’acqua che circola nel sistema a pannelli radianti a pavimento, riscaldando gli ambienti, inoltre un impianto di recupero dell’acqua piovana viene utilizzata per lo scarico dei wc. Questo è l’elenco delle soluzioni che rendono questa casa più leggera dal punto di vista dell’impatto ambientale ed economico. Per ora è l’unica a Milano, ma chi ha comprato, chi ha costruito e chi ha progettato è pronto a scommettere che questo è il futuro.