Affossato l'emendamento salva-bollette
29 Aprile 2010Potrebbe produrre una stangata da 840 milioni di euro l’ondata di rincari legata ai diritti di emissione per i nuovi impianti,dopo la dichiarazione di inammissibilità dei cosiddetti emendamenti ‘salva-bollette’. La bocciatura ha coinvolto tre proposte finalizzate a concedere diritti di emissione di C02 gratuiti alle imprese che avrebbero successivamente ripagato il credito a partire dal 2013 grazie alle aste sugli stessi diritti di emissione. Scade oggi così il termine entro cui le società coinvolte, tra cui anche Enel, E.On, Sorgenia e Acea, dovranno comprare i diritti di emissione sul mercato, pari a circa 20 milioni di tonnellate di anidride carbonica secondo il dato diffuso dal sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’energia Stefano Saglia. I costi potrebbero incidere pesantemente sui bilanci di famiglie e imprese, timore che ha spinto Confindustria a richiedere al governo l’emanazione di un decreto di tamponamento.