Amianto: 500 chili per abitante secondo Ispesl
29 Aprile 2010‘Al momento le stime più pessimistiche parlano di 30 milioni di tonnellate: 500 chili per abitante. Numeri che si incrociano con l’alta presenza di decessi per malattie correlate: circa 3mila casi l’anno solo in Italia’. L'Ispesl, Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, rinova l’allarme sui danni causati dalla diffusione dell’amianto in attesa della pubblicazione dei risultati del III rapporto prodotto dal Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam). Il rapporto si concentrerà sui settori ‘considerati meno attesi, come quello edile, a cui si addebitano il maggior numero di ammalati nella casistica recente. Un focus di grande rilievo - rileva l'Ispesl - vista la forte incidenza di lavoratori edili colpiti da mesoteliomi pleurici e peritonali’. Dalla diffusione del rapporto l’istituto si attende anche un importante contributo alla necessità di fare luce sullo stato dell’arte del processo di bonifica dai milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto ancora presenti nel nostro Paese. Un processo che potrebbe trarre notevole impulso dalla reintroduzione di bonus per la bonifica dei tetti contententi amianto in associazione con l’installazione di impianti fotovoltatici come messo in rilievo di recente anche da Assosolare.