Ance fotografa lo stato di attuazione del Piano Casa
11 Marzo 2010Il Piano Casa avrebbe perso il programmatico carattere anticrisi di rilancio dell’edilizia in concomitanza con la fase più acuta della crisi finanziaria ed economica in ragione del ritardo nell’adozione del provvedimento, il cui limite era stato fissato per lo scorso 30 giugno. Secondo l’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili che ricava questo giudizio dalla periodica azione di monitoraggio sullo stato di applicazione del piano, molte Regioni avrebbero inoltre nel frattempo introdotto modifiche e integrazioni all’impianto originario del regolamento. Le modifiche avrebbero coinvolto Lazio, Molise, Basilicata, Lombardia e Piemonte, dove in particolare sarebbe stato abrogato un comma che prevedeva l’ammissione delle strutture ricettive ai benefici del Piano Casa connessi alle unità immobiliari ad uso residenziale. La Lombardia avrebbe aggiornato la disciplina di riqualificazione dei quartieri di edilizia pubblica, mentre la Basilicata avrebbe abrogato la possibilità di realizzare gli interventi nelle aree dichiarate intrasformabili dai piani paesistici. Nel Molise sarebbe stato invece introdotto un comma inteso a disciplinare i casi di soggetti interessati ad accedere ai benefici del Piano Casa pur avendo in sospeso la domanda di condono edilizio, così da imporre ai Comuni un esito dell’istruttoria entro il termine massimo di sessanta giorni. Il Lazio avrebbe da parte sua abrogato le norme in cui si disciplinava il fascicolo di fabbricato subordinando inoltre la realizzazione degli ampliamenti all`esistenza o all’adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e ai parcheggi pertinenziali.