Animali in condominio: la normativa
09 Marzo 2010Sono sempre più particolareggiate le clausole dei regolamenti condominiali che regolamentano la detenzione di animali domestici in appartamento. Nel caso di prescrizioni predisposte dal costruttore e accettate in toto da tutti i condomini in fase di acquisto dell’unità abitativa, il condomino che ritenesse violato il diritto alla quiete come specificato nel regolamento è legittimato a richiedere la cessazione dell’attività molesta nonché il risarcimento del danno qualora in grado di dimostrarlo. In caso di violazione, la parte lesa può richiedere l’allnontanamento degli animali con provvedimento d’urgenza e la liquidazione del danno procedendo in via processuale sia contro il conduttore che contro il locatore. Il divieto di tenere animali domestici in appartamento dev’essere però oggetto di approvazione unanime, disciplinata in un atto collettivo valido ed efficace dal punto di vista formale, senza il quale il regolamento non ha la facoltà di imporre limitazioni al diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato detenute in esclusiva, come riconosce del resto la Cassazione (Cass. civ., Sez. II, 04/12/1993, n.12028). Anche in caso di divieto regolamentare alla detenzione di animali, il pregiudizio alla collettività sotto il profilo della quiete dev’essere accertato, mentre ulteriori elementi di violazione possono provenire da immissioni di fumo, calore, odori e rumori oltre il limite della tollerabilità (disciplinati dall'art. 844 c.c. relativo alle Immissioni Immateriali).