Banche spagnole esposte per 300 mld euro su asset immobiliari

Ammonterebbe a oltre 300 miliardi di euro l’esposizione complessiva delle banche spagnole nei confronti delle società immobiliari, in conseguenza della scelta degli istituti di credito di continuare a finanziare gli istituti indebitati dalla crisi in cambio di beni immobiliari e azioni di bassa qualità. In ragione dell’elevato livello di esposizione la Banca centrale Spagnola potrebbe decidere inoltre l’innalzamento della soglia minima di riserve in dotazione agli istituti di credito a copertura degli asset immobiliari, un tetto che era già stato raddoppiato passando dal 10 a 20 %, lo scorso novembre e che ora potrebbe raggiungere quota 30 %. Oltre un terzo del valore delle proprietà immobiliari in dotazione alle banche rischierebbe dunque l’erosione. Lo scenario, legato alla profonda svalutazione degli immobili che ha fatto seguito alla bolla del settore, rischia di ridurre ulteriormente i margini delle banche iberiche, in virtù dei possibili buchi in bilancio generati da tali asset sopravvalutati accettati come pagamento in natura in ragione della mancata volontà di lasciar fallire le società creditrici.