Bologna: mercato immobiliare multietnico
30 Marzo 2011Nel mercato immobiliare bolognese, cominciano a pesare anche gli immigrati. Quasi 10 nuovi proprietari su 100 sono stranieri perfettamente integrati e con un lavoro dignitoso che permette loro di pagare la rata del mutuo: questa la fotografia fatta da un’indagine di Confabitare.
Secondo i dati di Confabitare, a Bologna (dove gli immigrati sono il 7,52% della popolazione) nel 2010 le compravendite effettuate da famiglie straniere sono state l’8,7% del totale delle transazioni concluse nel territorio del Comune, dato che sale al 10,5% se considera l’intera provincia: un fenomeno in crescita del 2,5% rispetto al 2009 sotto le Due torri e del 2% in provincia.
È un fenomeno sociale che non può più essere ignorato - afferma in una nota Alberto Zanni, presidente di Confabitare - gli stranieri che riescono a comprare casa sono in continuo aumento e le motivazioni sono tante. Tuttavia, al tempo stesso, permane un atteggiamento di resistenza ed ostracismo degli italiani nei confronti degli stranieri, quando si deve affittare o vendere casa.
Indiani, pakistani e bengalesi sono i più sensibili al richiamo dell’investimento nel mattone: animano il 46% dell’8,7% delle compravendite effettuate da famiglie straniere e il 4% delle compravendite a Bologna, compresi italiani e stranieri. Seguono romeni e albanesi che, da soli, coprono il 31% delle compravendite immobiliari con protagonisti immigrati, il 2,69% delle transazioni totali. Infine, i marocchini: coprono il 3% delle compravendite: i nordafricani, pur essendo la comunità più numerosa in provincia (11.915), sono quelli con meno denaro per poter acquistare casa. Confabitare dedica un capitolo a parte ai cinesi (1.950 persone, il 61% abita al Navile; in Bolognina vive il 45% della popolazione residente in città): mostrano l’idea di radicarsi e la volontà di ricostruire il tessuto di una vera e propria Chinatown. Il 20% delle compravendite immobiliari fra immigrati a Bologna è coperto da cinesi che, da soli, arrivano a riempire l’1,74% degli affari totali: vuol dire che, quasi due cinesi su dieci vive in una casa di proprietà. Per Confabitare, la comunità cinese è, senza dubbio, quella che investe maggiormente nel mattone in città.