Casa Zero Energy. Il laboratorio della sostenibilit
27 Maggio 2010Apre i battenti in provincia di Udine la 'casa passiva' che incarna la sintesi delle soluzioni in fatto di autonomia energetica, trasformandosi in dimora reale per quattro persone dopo aver vinto il Premio Innovazione di Legambiente ed essere stata presentata al convegno mondiale 'Sustainable Building' di Melbourne. Casa Zero Energy, questo il nome del progetto di ricerca sviluppato dall’azienda Gruppo Polo Le Ville Plus e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Trento con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, è stata inaugurata ufficialmente venerdì scorso a Tricesimo in provincia di Udine e rappresenta una significativa anticipazione degli orientamenti in tema di ecosostenibilità di recente espressi in sede europea. Dotata di una metratura di circa 450 mq, l'abitazione vanta infatti una completa autonomia dal punto di vista energetico e della gestione degli impianti, non essendo allacciata alla rete del gas metano e non utilizzando alcun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili ma attingendo esclusivamente a fonti non inquinanti quali pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore, minieolici. Un esempio di innovazione destinato a perfezionare la propria esperienza grazie al monitoraggio attivato in remoto dal laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento che per dodici mesi seguirà il comportamento dell’edificio e delle tecnologie applicate. Interamente realizzato in legno e con materiali naturali (compresa la cucina in vetro completamente biodegradabile) l'edificio integra il sistema demotico Homo Sapiens sviluppato da BT e in grado di garantire la completa autonomia nella gestione degli impianti e nella regolazione dei sistemi di riscaldamento, climatizzazione e apertura e chiusura degli infissi in funzione delle variazioni di luminosità, temperatura e umidità così da ottimizzare comfort e consumi. Completa la dotazione del progetto un’ampia gamma di soluzioni bioclimatiche quali le facciate in vetro e la copertura realizzata con tetto verde per la raccolta dell’acqua piovana in una vasca di filtraggio che ne garantisce il riutilizzo. Non manca naturalmente l’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici, possibile a costo zero grazie al surplus energetico prodotto dall’edifico.