Case vacanze: prezzi in linea con il 2009 per l'alta gamma
10 Maggio 2010Affitti in calo per gli immobili turistici di fascia media a fronte della buona tenuta di quelli di fascia alta. La fotografia è stata scattata dal franchising specializzato Solo Affitti che ha rilevato un calo tra il 5 e il 10 % per la prima categoria di prezzi, ‘solo per la bassa stagione e per le sistemazioni di profilo più basso, appartenenti alla fascia di mercato che possiamo definire low cost. Per le abitazioni di alta gamma, invece, i prezzi si allineano a quelli del 2009, rimanendo sostanzialmente invariati’. Una differenziazione giocata soprattutto su fattori come collocazione geografica, distanza dal centro e accessibilità dei servizi e che prendendo a riferimento una settimana in un bilo/trilocale da 4 posti letto evidenzia una ‘forbice che varia tra i picchi minimi della bassa ed i picchi dell’alta stagione: in Abruzzo possiamo trovare prezzi oscillanti tra i 200 e i 500 euro, in Calabria, zona di Diamante, tra i 300 e i 600 euro, nel Salento le differenze sono comprese tra i 400 e 1.200. Più cari ancora gli affitti sulla costa toscana, dove per aggiudicarsi una casa si devono preventivare tra i 600 e i 1.700 euro, a seconda delle zone e della stagionalità'. Le previsioni per la prossima stagione sono positive a fronte di un settore che registra una buona tenuta alla luce del calo registrato non tanto nel numero di presenze quanto piuttosto nel numero di notti di permanenza, al momento intorno ai 9 giorni. ‘A prescindere dall’attuale contesto economico i numeri del settore turistico, area affitti vacanze, con 35/40 milioni di turisti all’anno, tra stranieri e italiani, mantengono delle potenzialità impressionanti – ha rilevato il responsabile del marchio specializzato Solo Affitti Vacanze Massimo Gaddoni mettendo in luce inoltre la frequenza con cui il mercato si muove al di fuori del circuito delle agenzie ammobiliari: ‘gli affitti delle locazioni turistiche sono soggetti a contratti di registrazioni solo nel caso il soggiorno superi i 30 giorni e quindi è evidente che rimangono esclusi oltre il 90 per cento degli accordi’. Sul fronte dell’acquisto della seconda casa al mare, secondo uno studio di Gabetti la flessione del mercato si aggirerebbe intorno al 4,7% su base annua, con canoni di locazione estivi in calo del 2,2%, un trend in attenuazione comunque rispetto allo scorso anno quando la diminuzione si era attestata sul 7,1%. In leggero miglioramento rispetto allo scorso anno sarebbe anche il numero di richieste, in presenza tuttavia di un calo della disponibilità di spesa media. Buona la tenuta delle quotazioni delle location di pregio, mentre più marcate sarebbero le flessioni registrate nelle località meno accessibili e con molta offerta di nuovo. In particolare molte località del sud e delle isole avrebbero sofferto del calo dei compratori settentrionali, specie lombardi, in località distanti con la tendenza a vendere le proprietà acquistate nei decenni scorsi. Un mercato in trasformazione, dunque, segnato dal ribasso dei canoni estivi in fatto di locazioni con ritardi nelle prenotazioni anche in realtà come la Sardegna.