Consulta: Piano Casa parzialmente incostituzionale

La Corte Costituzionale avrebbe valutato in parte incostituzionale il Piano Casa per effetto dell’eccessiva ingerenza riscontrata nelle materie di competenza regionale. La Consulta si è infatti pronunciata negativamente in merito ad alcune disposizioni contenute nel Decreto legge 112/2008 e relative anche alla realizzazione e al recupero di unità immobiliari destinate alla soluzione della tensione abitativa. In particolare a non incontrare il favore della Consulta sarebbero stati l’articolo 11 contenente disposizioni sul piano casa e l’articolo 13 che si pronuncia sulle misure per la valorizzazione del patrimonio residenziale pubblico. L’articolo 11 in particolare, per il fatto di prevedere la realizzazione di programmi integrati di edilizia residenziale di finalità ‘anche’ sociale, correrebbe il rischio di indirizzare la potestà legislativa esercitata dallo Stato per assicurare il quadro generale dell’edilizia abitativa in favore di soggetti privi dei requisiti necessari per beneficiare degli interventi. Problematico sarebbe anche il nodo della mancata ripartizione delle competenze e il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, vista la possibilità di approvare gli accordi di programma anche in assenza di un'intesa con la Conferenza Unificata, mentre lesive delle competenze regionali sarebbero sstate giudicate anche le modalità di approvazione previste per le infrastrutture strategiche. Rappresenterebbe infine un’indebita ingerenza nelle competenze residuali degli enti locali, secondo il parere della Consulta, anche l’articolo 3 che prevede la cessione in proprietà agli aventi diritto degli alloggi realizzati ai sensi della legge 640/1954.