Crescono del 15,5 % aste e pignoramenti
10 Marzo 2010Secondo un’indagine curata da Tecnocasa pignoramenti e vendite all’asta hanno registrato nel 2009 un aumento del 15,5 % rispetto all’anno precedente, con un incremento complessivo per il triennio 2007-2009 del 60,5%, per un totale di 130.000 case battute all’asta. Il dato si spiega anche con l’aumento delle sofferenze bancarie e con la riduzione della percentuale delle famiglie in grado di pagare con regolarità le rate, passata dal 62% al 51,1% stando all’indagine Censis-Confcommercio del giugno 2009. Le sofferenze bancarie, ossia i prestiti per i quali le banche registrano difficoltà consolidate nel rimborso del debito, avrebbero raggiunto secondo l’Abi 59 miliardi a dicembre 2009, in rialzo di 17,7 miliardi rispetto all’anno precedente. L’esistenza di una soffenza bancaria non conduce in realtà in automatico al pignoramento, anche in ragione anche del mancato disallineamento tra il numero di procedure esecutive promosse e quelle in effetti concluse con la vendita giudiziale del cespite. L’acquisto della casa all’asta può comportare un risparmio oltre il 20-25% rispetto al valore di mercato dell’immobile, anche se sono in fase di sperimentazione modalità finalizzate a bilanciare gli interessi delle tre parti coinvolte (creditore, debitore e acquirente) quali forme di vendita assistita basate sulla cessione del bene ad un prezzo concordato tra debitore e creditore, con conseguente riduzione dei tempi fino a 5-6 volte rispetto al normale iter.