Edilizia residenziale pubblica: un Paese diviso a met
17 Maggio 2010Una media di 16 alloggi ogni 1000 abitanti, con i due estremi rappresentati da Catanzaro (2 alloggi ogni mille residenti) e Trieste (51 alloggi). La fotografia dell’edilizia residenziale pubblica (ERP) è stata scattata da un focus di Civicum che ha analizzato la situazione di 51 Comuni italiani con 7,5 milioni di abitanti nel complesso, pari al 13% circa della popolazione e a un volume di 131 alloggi Erp censiti. L’analisi, che ha valutato sia la disponibilità attuale che la politica di manutenzione e di investimento, ha messo in luce uno scenario estremamente differenziato. Se l’offerta appare debole a Roma (10 alloggi ogni 1.000 residenti) nel confronto con Genova, Milano e Torino (accomunati da un’offerta allineata sui 20 alloggi), Milano e Torino si segnalano per politiche più attive che comportano una spesa in conto capitale per residente pari a 37 euro nel 2008, il doppio rispetto alla media nazionale ma anche il quadruplo di quanto stanziato dal Comune di Genova. Una politica di investimenti che segna un buon andamento anche a Trento (65 euro per abitante), Bologna (49 euro) e Vicenza (48 euro), mentre Catanzaro unisce alla scarsità dell’offerta anche una sostanziale assenza d’investimenti nel periodo 2007-2008. Se la media a livello di risorse investite si attesta a 28 euro per abitante al Nord, la stessa quota passa a 9 euro nel Centro Sud, mentre la media di alloggi per abitante conta rispettivamente 20 e 9 alloggi nelle due macro-aree geografiche. Sul fronte del tasso di occupazione degli alloggi, indicatore dell’efficienza gestionale del patrimonio, Bari, Catanzaro e Pescara si segnalano per la totalità degli alloggi occupati o assegnati, un dato interpretabile anche alla luce della bassa offerta che generalmente contraddistingue i Comuni del Sud. A Milano l’indice di occupazione tocca il 98% mentre Roma e Bolzano si mantengono sotto la soglia del 90%. La disparità tra Nord e Centro Sud emerge anche in rapporto ai canoni di locazione, con una media pari a 133 euro nei comuni settentrionali e di 79 euro al Centro Sud. Il canone di locazione spazia tra i due estremi di Catanzaro (18 euro) e Bolzano (204 euro), dove si registra anche una forte politica di sostegno alle fasce più deboli, un’attenzione che contraddidstingue anche Pescara e Venezia fronte della politica poco differenziata adottata da Torino e Bari. L’entità dei contributi economici a sostengo dei canoni di locazione bilancia almeno in parte la scarsità dell’offerta di alloggi e segnala in testa alla classifica Catanzaro (circa 13 contributi ogni 1000 residenti) e Modena (20 contributi). A fronte di un’offerta di alloggi inferiore alla media, la cità di Roma si segnala anche per un’entità di contributi economici inferiore rispetto a Genova e Milano (5 contributi ogni 1000 abitanti).