Edilizia storica e sostenibilit?: Treviso detta la linea
15 Giugno 2010Grazie alla firma del protocollo d’intesa tra il Metadistretto veneto della Bioedilizia, il Consorzio Distretto Veneto dei Beni e la Sovrintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, Treviso si candida a laboratorio nazionale della sintesi tra ristrutturazione sostenibile e patrimonio di edilizia storica. Il documento, finalizzato all’individuazione delle linee guida per gli interventi di valorizzazione ambientale ed energetica degli edifici storici, farà da apripista per la definizione di una normativa nazionale nella valutazione e certificazione sul campo. ‘Si tratta di un’intesa importantissima, destinata a colmare l’assenza di indicazioni per l’applicazione delle prescrizioni energetico-ambientali agli edifici storici che oggi mette in seria difficoltà imprese e professionisti quando devono fare interventi su monumenti o residenze tutelati come beni culturali, in mancanza di criteri condivisi dal mercato, dai suoi operatori e dagli organismi di controllo’ ha commentato Alessandro Conte, presidente del Metadistretto veneto della Bioedilizia.
Alle linee-guida della normativa, la cui ultimazione è prevista per settembre, lavorerà un Comitato Scientifico composto da rappresentanti dei tre enti e da un team di docenti universitari. I criteri generali per l’elaborazione del documento, dedicato al recupero dell’edilizia storica di pregio e vincolata e minore nel segno del rispetto del pregio storico, del comfort dei luoghi di vita e della sostenibilità ambientale, sono stati ricavati dall’analisi di due esempi d’intervento recentemente effettuati in provincia, relativi al centro di Serravalle a Vittorio Veneto e al Tempio del Canova di Possano. Il protocollo d’intesa prende origine dal progetto Attess, avviato da Metadistretto veneto della Bioedilizia insieme a Metadistretto veneto dei Beni Culturali, Provincia di Treviso, Comune di Possagno e Istituito Cavanis in sinergia con 13 aziende attive nel settore della bioedilizia.