Fitch: salvataggi bancari in Cina in caso di bolla immobiliare

In caso di collasso del mercato immobiliare domestico per effetto delle incessanti spinte speculative la Cina potrebbe dover procedere al salvataggio di alcune delle sue banche. A lanciare l’allarme è l’agenzia di rating Fitch. ‘Se non si verificherà una sostanziale correzione del mercato immobiliare, gli istituti di credito potrebbero subire severe conseguenze. Fino ad essere costretti a ricorrere ad aiuti straordinari da parte dello Stato’ ha dichiarato il dirigente responsabile delle unità pechinesi della società Charlene Chu. Le misure governative di contenimento varate negli scorsi mesi – tra cui la limitazione dei prestiti per determinate categorie di abitazioni, l’aumento delle rate dei mutui e l’inasprimento dele condizioni dei crediti per le seconde case – non avrebbero evidentemente ancora sortito gli effetti sperati, rinforzando il parere di chi auspica interventi più radicali come l’aumento dei tassi di interesse. L’esposizione indiretta degli istituti di credito cinesi sarebbe infatti particolarmente alta e la sosteniblità della ripresa bancaria cinese potrebbe risultare a rischio anche per effetto – come rilevato dalla stessa Fitch lo scorso dicembre – del ricorso sistematico a transazioni poco trasparenti per accrescere la quantità dei mutui erogati. Il 10 maggio prossimo entrerà in vigore il terzo rialzo consecutivo applicato dalla Banca centrale cinese alla quota dei depositi che le banche commerciali sono tenute a mettere in riserva (attualmente al 16,5% per le grandi banche e al 14,5% per i piccoli istituti) nel tentativo di controllare la liquidità e l'andamento dell’inflazione.