Il 92% degli amministratori coinvolto da liti sugli animali domestici
30 Marzo 2010Le dispute che hanno per oggetto gli animali domestici restano saldamente al comando della classifica dei litigi condominiali. Secondo i dati forniti dall’Associazione nazional-europea amministratori d’immobili Anammi questa voce assorbirebbe ben il 92% delle dispute da pianerottolo affrontate dai propri associati, alla luce anche anche delle recenti sentenze della Cassazione a disciplina dei litigi fuori controllo. Deiezioni, rumori, abuso nel’utilizzo degli spazi comuni (quali cortile condominiale, parcheggio e pianerottolo) e cattivi odori si guadagnerebbero rispettivamente il 30, il 27, il 23 e il 20 % dei battibecchi, mentre decisamente più problematico risulterebbe il possesso si un cane (nel 70% dei casi) rispetto al più innocuo gatto. L’intervento dell’amministratore risulterebbe spesso provvidenziale, con un 61% di casi risolto dall’amministratore stesso in funzione di mediatore, un 27% sopito tramite un incontro tra le parti e il restante 10% segnato dal ricorso alle vie legali. Solo il 21% degli intervistati avrebbe tuttavia affermato di aver ottenuto un supporto significativo dopo essersi rivolto ad Asl, vigili urbani o magistratura.