IMU: i dati riepilogativi del 2012
13 Febbraio 2013 - Classe media e meno facoltosi hanno pagato di pi? in proporzioneIMU è probabilmente l'imposta più odiata dagli italiani perché va a colpire la casa. Una imposta piuttosto gravosa che viene pagata anche da chi sta pagando un mutuo (per cui diviene proprietario dell'immobile in relazione alle rate pagate in tanti anni all'istituto di credito).
Ecco alcuni dati interessanti - diffusi dal Ministero dell'Economia - sull'Imposta che nessuno voleva e che tanti esponenti politici hanno votato. La stessa imposta che gli italiani hanno prima pagato per poi sentirsi dire, in campagna elettorale, che si può ridurre, cancellare e - pensate un po' - persino rimborsare. Tanto valeva non introdurla.
L'incasso IMU nel 2012 è stato di 23,7 miliardi di euro e dunque, 1,2 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni (erano di 22,5 miliardi). La previsione nel 2013 è di 23 miliardi di euro e di 23,3 miliardi nel 2014. Cifre che, dopo le elezioni politiche, non dovrebbero essere raggiunte in virtù delle dichiarazioni rilasciate dai vari esponenti dei partiti.
Come è ovvio qualcuno si diverte a fare calcoli e medie aritmetiche. Il versamento medio è stato di 918 euro (considerate anche le aziende) mentre per la prima casa è stato di 225. Certo fare la media tra un monolocale in periferia di un piccolo paese e un'azienda che ha una sede grande e prestigiosa in centro a Milano sembra alquanto discutibile.
La Cgia di Mestre fa notare come l'IMU sia stata una vera stangata sia per le famiglie sia per le imprese. Queste ultime hanno pagato - in media - il 154% in più rispetto all'ICI. Si scopre, ma forse era facilmente intuibile, che a pagare di più sono stati albergatori, grande distribuzione, industrie e piccole imprese. Quelle che hanno bisogno di strutture più grandi.
Le imprese, in complesso, hanno versato circa 6,3 miliardi di euro.
L'IMU sulla prima casa vede un versamento "medio" di 225 euro. Pur non essendoci aliquote progressive nell'IMU il Ministero dell'Economia fa notare come all'aumentare del reddito aumenti anche l'imposta. Ciò perché, in media, chi ha più disponibilità tende a vivere in immobili di maggiore valore e - probabilmente, aggiungiamo - grandezza.
Chi ha un reddito fino a 10.000 euro ha pagato 187 euro (media). Chi ha un reddito oltre i 120.000 euro ne ha pagati 629. Per un reddito 12 volte più alto l'imposta è stata di circa 3 volte maggiore. Un dato che mostra come ci sia una sperequazione e come paghi di più chi ha di meno.
Altro dato interessante: il 93% dei soggetti (di cui il 28,10% con reddito fino a 10.000 euro, il 42,37% con reddito tra 10.000 e 26.000 euro, il 23,51 con reddito tra 26.000 e 55.000 euro) abbia versato l'88% dell'imposta.
Dati alla mano sembrerebbe una stangata per classe media e per i meno abbienti. E l'equità?
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