In Cina nascono gli 'appartamenti capsula'

‘Appartamenti capsula’ di appena 19,5 metri quadri. Sarebbe una delle risposte alla crescente fame di alloggi in Cina e avrebbe preso il via circa un mese fa nella periferia di Pechino su impulso dell’ingegnere Huang Rixin. Per ‘risolvere il problema della casa’ nella capitale, a fronte anche di prezzi al metro quadro ‘sopravvalutati di una percentuale tra il 50 e il 100 per cento’ secondo l’economista cinese Andy Xie, Huang avrebbe affittato alcuni gruppi di appartamenti della superficie di 20 metri quadri circa a loro volta frammentati in una serie di ‘capsule’ di metallo leggero di 2 o 3 metri quadri attrezzate con un letto, due prese elettriche e una per internet. L’idea è quella di offrire una sistemazione temporanea a studenti o persone di passaggio, a fronte di un affitto minimo. Dopo l’innalzamento dell’anticipo obbligatorio per l’acquisto della casa e il blocco della vendita di terreni per l’edificazione di quartieri residenziali, i timori di una bolla immobiliare starebbero spingendo la Cina a valutare un inasprimento della tassazione sul real estate sulla falsariga del modello statunitense, nel tentativo di dare un giro di vote alla strategia di contenimento delle spinte speculative del mercato locale. L’ipotesi di ricorso alla leva della tassazione sulla proprietà, auspicata da molti analisti in considerazione dell’alto rischio di esplosione di una bolla immobiliare, avrebbe tuttavia significativi effetti sulla fisionomia economica del Paese, i cui vertiginosi ritmi di crescita sono stati in larga parte sostenuta proprio dal boom delle costruzioni.