In vigore il riassetto normativo per il settore geotermico
11 Marzo 2010Entra in vigore oggi il Decreto Legislativo n. 22/2010 che riordina la normativa in merito all’utilizzo delle risorse geotermiche, al fine di semplificare le regole per il rilascio delle autorizzazioni per la geotermia a bassa e media temperatura e garantire un regime concorrenziale nel settore di quella alta temperatura. Le fonti geotermiche rappresentano il 10% delle risorse rinnovabili nazionali, per un totale di 5 miliardi di chilowattora prodotti l’anno, in grado di coprire il fabbisogno di oltre un milione e mezzo di famiglie. Come ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ‘la geotermia, fonte rinnovabile seconda in Italia solo all’energia idroelettrica, ha un grande potenziale di sviluppo e consentirà di raggiungere più facilmente l’obiettivo del 25% di energia prodotta da fonti pulite. L'energia geotermica verrà utilizzata maggiormente non solo per la produzione di elettricità, ma anche come fonte diretta di calore per il riscaldamento’. Il riassetto normativo assegna alla competenza amministrativa di Regioni ed enti delegati gli impianti di potenza inferiore a 2 MW termici a circuito aperto e chiuso, definiti ora 'piccole utilizzazioni locali'. Si rende tuttavia necessario l’avvio di procedure semplificate da parte delle Regioni per regolamentare il settore in particolare a livello di sonde geotermiche verticali, come del resto già avvenuto in Lombardia con l’emanazione di un Regolamento che semplifica l’installazione delle sonde geotermiche che non prevedono il prelievo di acqua sotterranea.