Inflazione a + 1.4%. Dato in linea con l'area euro
16 Aprile 2010L’Istat conferma il dato in crescita dell’inflazione a marzo, al + 1,4% anche a fronte della perdurante contrazione dei consumi che nell’ultimo anno ha segnato il 2.5—3%, come segnalato da Federconsumatori e Adusbef che stimano una ricaduta su base annua nell’ordine dei 420 euro a famiglia. Una crescita dei prezzi, legata soprattutto agli incessanti rincari dei carburanti, in linea con il tasso di inflazione annuale nella zona euro, stimata da Eurostat all’1,4 % e salito all’1,9% nell’intera Ue, con performance particolarmente negative in Ungheria (5,7%), Romania (4,2%) e Grecia (3,9%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo sale a marzo del + 0,3% su base mensile, e dell’1,4% anno su anno. Gli aumenti più significativi riguardano nel confronto col mese precedente trasporti (+ 1,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,4%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,3%), mentre su base annuale si concentrano su trasporti (+ 5,1%), altri beni e servizi (+2,9%) e istruzione (+ 2,5%). Unanime la richiesta di misure di sostegno al potere d’acquisto da parte delle associazioni consumatori. Da Adoc giunge la richiesta di un taglio dei prezzi del 20% per i principali capitoli di spesa (mutuo, alimentari e carburanti) mentre Federconsumatori e Adusbef propongono la detassazione per il redditi fissi da lavoro e da pensione di almeno 1200 euro annui e il blocco delle tariffe applicate ai carburanti.