Italia in ritardo con gli obiettivi 20 20 20
02 Marzo 2010L’Italia sembra arrancare lungo il percorso che dovrebbe condurre al raggiungimento degli obiettivi 20 20 20, ossia alla produzione di un quinto del fabbisogno da fonti energetiche rinnovabili entro il 2020. È il parere espresso dall’EWEA, European Wind Energy Association, in base ai dati raccolti a livello europeo che hanno evidenziato chance di riuscita diversificate tra i membri comunitari. Tra i Paesi più virtuosi Spagna, Germania, Estonia, Grecia, Irlanda, Polonia, Slovacchia e Svezia, che ‘rischierebbero’ addirittura uno sforamento dell’obiettivo del 20%. Meno avvantaggiate Belgio, Lussemburgo, Malta, Bulgaria e Danimarca, in ogni caso ritenute in grado di limitare il deficit entro la soglia dell’1%. Decisamente meno in linea con il recepimento della normativa comunitaria emanata nel 2008 e affrontata dai diversi Paesi con specifiche politiche orientate alla sostenibilità, anche alla luce dei vantaggi economici collegati, proprio l’Italia. Il nostro Paese potrebbe infatti a parere della EWEA sviluppare un ritardo tale da spingerla a importare energia da Paesi non europei come Albania, Croazia, Serbia e Tunisia.