L'effetto Grecia risparmia i mutui casa
30 Aprile 2010La crisi ellenica sembra aver lasciato indenni i tassi più legati ai mutui casa, a dispetto delle incertezze di chi, essendo in procinto di stipulare un contratto o già in possesso di un mutuo casa a tasso variabile, temeva possibili rialzi. ‘Non ci risulta che le banche stiano rivedendo né tassi, né spread – ha spiegato Roberto Anedda di MutuiOnline al Sole24Ore. ‘Anzi dai riscontri sulle 40 banche che lavorano con noi negli ultimi mesi abbiamo assistito a una riduzione degli spread. La media su un mutuo variabile ventennale, che a settembre si assestava all’1,43%, oggi è scesa all’1,3%’. Secondo gli analisti l’effetto Grecia sui tassi Irs (in base a cui le banche determinano il valore della rata di un mutuo fisso) sarebbe stato addirittura benefico, grazie ai minimi storici raggiunti negli ultimi giorni dai tassi dei tioli di stato tedeschi a cui risultano vincolati gli stessi valori. Di fronte alle ridotte probabilità di aumenti dello spread, ossia dal ricarico effettuato dalle banche sulla base di riferimento come Euribor e Irs, le famiglie italiane possono dunque dormire sonni tranquilli. Una soluzione sempre più spesso proposta dagli istituti di credito per ridurre il rischio legato ai tassi di interesse, a fronte naturalmente di un costo aggiuntivo, è la stipulazione di mutui a tasso variabile dotati di cap, ossia della possibilità di bloccare il tasso oltre il raggiungimento di una determinata soglia.