L'imposta unica per la casa sta per essere approvata
08 Aprile 2015
Il “Documento di economia e finanza” (DEF) e il piano nazionale delle riforme saranno approvati nel consiglio dei ministri del 10 aprile, non tratteranno di leggi ma di documenti con cui l’Italia espone all'Europa e alle istituzioni i suoi piani per i prossimi anni che prevedono una crescita dello 0,7 del pil e un deficit del 2,6 e che soprattutto mirano a non aumentare la pressione fiscale e a non introdurre nuovi tagli. Il DEF dovrebbe contenere un riordino delle imposte uniche sulla casa, attraverso la creazione di un'unica “local tax”: entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio 2016 e sarà destinata a prendere il posto di Imu e Tasi. La nuova Local Tax avrà il compito di assorbire tutti i tributi comunali sugli immobili permettendo in tal modo di conglobare in un unico tributo l'Imu che gli italiani sono tenuti a pagare per la prima e seconda casa, la Tasi, l'addizionale Irpef e tutte le altre piccole tasse. Insomma, la nuova tassa unica del 2016 dovrebbe costituire una sorta di compromesso che metterebbe d'accordo tutti o quasi: da una parte, i cittadini avrebbero meno difficoltà nel pagare i tributi, visto che se la caverebbero in un'unica soluzione, dall'altra i sindaci sperano di far confluire nelle proprie casse, quei proventi necessari per evitare di finire “al verde”.