La casa del futuro sar? stampata in 3d
07 Aprile 2015
Le stampanti 3D si possono utilizzare per realizzare qualsiasi oggetto: dai pezzi di ricambio per motociclette e macchinari industriali agli utensili da lavoro, dalle protesi in chirurgia alle case, dall’arte all’artigianato di qualità. Tutte applicazioni su cui in molti lavorano da anni e che permettono al settore dei makers e delle startup dedicate di emergere a livello nazionale ed internazionale, attirando l’attenzione degli investitori. Case ‘stampate’, un business che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’edilizia, aprendo la strada ad una nuova idea di smart buildings in ambito urbano ed extra urbano. Ora che l’industria ha fiutato l’affare e comincia a investire grandi capitali, il mondo delle stampanti 3D esce dalla sperimentazione ed è pronto ad affrontare la fase 2.0. Nel campo della medicina, ad esempio, si possono creare repliche di organi umani per consentire al chirurgo di esercitarsi, ma non solo. Con questi macchinari già oggi si possono stampare case, domani forse intere città, a costi ridotti rispetto agli standard dell’edilizia. Al posto dell’inchiostro si utilizzano calcestruzzo, polimeri simili alla plastica, resine, gesso, perfino argilla: materiali che nascono fluidi e poi si solidificano, diventano mattoncini Lego o forme libere. Sembra un paesaggio avveniristico invece è realtà. I ricercatori del Politecnico di Milano hanno illustrato il nuovo scenario nell’evento “BuildSmart!” a Made Expo 2015, il salone dell’architettura, design ed edilizia che si è appena tenuto nel capoluogo lombardo. Sempre a Milano nell’ambito di questa manifestazione è stato presentato il progetto WASP, per esteso World’s Advanced Saving Project, che ha lo scopo di ideare e realizzare strutture a basso impatto ambientale e di sviluppare modelli di crescita sostenibile partendo da software 3D per stampanti solide. Un percorso di ricerca, di innovazione tecnologica e progettuale, che potrebbe rivoluzionare la vita di tutti ed il mondo lavorativo, con l’obiettivo di arrivare a realizzare una stampante di 12 metri, la WASP GigaDelta, con cui tirare su case a più piani e strutture abitative o lavorative di grandi dimensioni.