La casa milanese di Giorgio Armani
23 Ottobre 2014A casa di Giorgio Armani: tre piani e un terrazzo in un palazzo del XVII secolo, nel centro di Milano: un mix di epoche e stili diversi, dagli anni Trenta e Quaranta all’etnico, che ne racconta come un libro la vita e la storia professionale.
Linee pulite e semplici, predominanza del colore bianco, ampi spazi, circa 2.000 metri quadrati, e luminosità dovuta alla doppia esposizione con due viste diverse, da un lato una strada tranquilla e dall’altro un giardino. È una casa in cui gli opposti dialogano alla perfezione. Senza dimenticare però piccole e grandi eccentricità, come il gorilla nello studio, un regalo proveniente da un set cinematografico, e molti pezzi delle collezioni Armani/Casa, il progetto con cui una decina di anni fa l’imprenditore ha trasformato la sua passione per il design in un investimento. Un armonia che si può trovare solo in una casa voluta proprio così e vissuta senza risparmiarsi, mai tenuta come museo da fotografare, tutto questo è stato ottenuto anche grazie all’aiuto dell’architetto Peter Marino.
Una casa con delle pareti capaci di raccontare la vita di un uomo che in ottant’anni è passato dall’allestire le vetrine della Rinascente a vestire Richard Gere in American Gigolo, fino alle boutique di tutto il mondo tra alta moda, prêt-à-porter, design, cosmesi e non solo. Eppure questo, nel cuore di Milano, è il suo posto. Perché come ha dichiarato lo stesso Armani «Per me è un rifugio, il posto dove isolarmi ma anche ritrovare il piacere di stare con la gente che amo».