La tariffa d'igiene ambientale non molla l'Iva
30 Aprile 2010Nulla di fatto sulle ipotesi di cancellazione dell’Iva, in linea con le indicazioni della Corte Costituzionale, dalla tariffa di igiene ambientale. Dopo la bocciatura di tutti gli emendamenti sul tema si apre un nuovo lasso temporale per produrre una soluzione utile alla questione, grazie alla proroga al 30 giugno del termine di chiusura per i preventivi 2010 degli enti locali. Il governo potrebbe andare nella direzione di una correzione della tariffa prevista dal Dlgs 22/1997 e nel codice dell’ambiente nel senso di una più significativa correlazione con la quantità di rifiuti prodotti dai cittadini. Se il ripescaggio del pacchetto Tia entro lunedì prossimo, quando scadranno i termini per la presentazione dei vari emendamenti, sembra ormai per lo più improbabile, un’alternativa potrebbe venire dalla conversione in legge del decreto sul Modello Unico di Dichiarazione Ambientale in discussione oggi in sede di Consiglio dei Ministri e che potrebbe prorogare dino al 30 giugno il termine per la presentazione della dichiarazione unificata dei rifiuti. Senza la proroga potrebbero scattare già da domani sanzioni amministrative per molte delle 600mila imprese interessate.