Maggioranze variabili
31 Maggio 2013 - Rivoluzione dei voti in condominioNovità in vista per la gestione dei condomini, dal prossimo 18 Giugno entrerà in vigore una riforma che provvederà ad aumentare il numero di maggioranze variabili.
Le maggioranze variabili non sono una novità assoluta nel mondo dei condomini, in quanto già presenti da molti anni, tuttavia con questa riforma ne verrà aumentato il numero.
Non viene modificata dalla riforma, invece, la distinzione tra la prima e la seconda convocazione delle assemblee; verrà però resa necessaria la presenza di almeno un terzo dei proprietari aventi diritto al voto per rendere valida la seconda convocazione.
Per quanto riguarda la seconda convocazione la riforma prevede cinque maggioranze:
1) intervenuti in assemblea e un terzo dei millesimi; si applica a tutte le delibere che riguardano lo svolgimento ordinario della vita in condominio, l'approvazione del preventivo e del consuntivo;
2) maggioranza qualificata di 500 millesimi; si applica anche a operazioni, come l'abbattimento delle barriere architettoniche o l'installazione della parabola centralizzata, per le quali prima bastava un terzo dei millesimi;
3) una maggioranza che potremmo definire qualificata e rafforzata, perché richiede due terzi dei millesimi: si applica alle innovazioni ed era già prevista dalla vecchia legge;
4) maggioranza speciale dei quattro quinti dei condòmini e dei millesimi: è una novità e si applica a tutti i casi in cui si voglia mutare la destinazione di una parte comune. La convocazione dell'assemblea ha regole speciali, la differenza con la nuova versione a prima vista non appare chiara e sicuramente farà aprire un altro contenzioso;
5) per alcuni casi rimane l'unanimità condominiale: ad esempio se si tratta di vendere una porzione di stabile come la guardiola della portineria.
Fonte corriere delle sera