Ministro indiano: il Taj Mahal andrebbe raso al suolo
31 Gennaio 2013 - Alla base probabilmente credo religioso - (Foto: il Taj Mahal - Fonte: internet)Talvolta prima di parlare bisognerebbe contare fino a 10. E invece capita che un ministro dica di voler demolire uno dei monumenti più belli al mondo. Come se un ministro italiano decidesse di demolire il Colosseo (è un paragone paradossale).
La dichiarazione è stata sparata (è il caso di dirlo) in India dove un ministro dell'Uttar Pradesh ha dichiarato che il famosissimo Taj Mahal "deve essere raso al suolo" aggiungendo una severa critica all'imperatore Mughal Shah Jahan (e non l'ultimo dei cittadini) "non aveva alcun diritto di spendere così tanti soldi per la sua amante". In realtà fu costruito in memoria della moglie Arjumand Banu Begum tra il 1632 e il 1648 (anno di apertura).
Una dichiarazione che ha provocato grandi reazioni in tutto il mondo. Reazioni talvolta incontrollate e al limite dell'insulto nei confronti del ministro.
Ovviamente oltre a politici, istituzioni, esponenti del mondo della cultura, anche gli operatori turistici indiani si sono ribellati. Il Taj Mahal, da quando è stato costruito è una fonte inesauribile di denaro in quanto attrae numerosi turisti e viaggiatori da tutto il mondo.
Alla base di tutto, come riportato dai media, sono contrapposte idee religiose.
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