Mutui: trend di crescita migliore d'Europa. Tassi ai minimi a gennaio
17 Marzo 2010Cresce a gennaio la quota dei mutui a tasso variabile sul totale delle erogazioni del sistema bancario, che raggiunge quota 80 % secondo i dati forniti da Abi sulla base delle rilevazioni effettuate su un campione di 707 istituti rappresentativi del 90% del settore in Italia. La tipologia (corrispondente a un volume di erogazioni pari a 1,8 mld di euro su un totale di 2,3 mld) aveva registrato quota 69% nel 2009 e 44 % nell’anno precedente. A inizio 2010 lo stock di prestiti bancari per l’acquisto d’immobili registra così un tasso di crescita del 7% proseguendo la fase di accelerazione avviata dal 2° trimestre 2009 e configurando il migliore trend di crescita all’interno dell’area euro. La quota italiana raggiunge infatti l’8 %, a fronte delle quote decisamente superiori detenute da Germania (27%), Francia (20%) e Spagna (18,5%), Paesi che registrano tuttavia a gennaio variazioni pari al +0,3%, +3,9% e -0,2% a fronte di un trend medio europeo del +1,8%. In Italia il tasso d’interesse medio applicato dalle banche a finanziamenti a tasso fisso e variabile ha raggiunto a gennaio il minimo storico, passando dal 4,79% del 2009 al 2,75% attuale e assestandosi ben al di sotto della media europea, a quota 3,57%.