Nuovo record dei tassi sui mutui
20 Maggio 2010Minimo storico ad aprile per i tassi d’interesse bancari applicati ai prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa. Secondo l’ultimo rapporto mensile dell’Abi il dato, ricavato dalla sintesi dell’andamento di tassi fissi e variabili e influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo, è sceso al 2,56% ad aprile, il valore più basso mai raggiunto dopo il 2,59% di marzo, perdendo 150 punti base rispetto a marzo 2009. Ad aprile di un anno fa i tassi erano al 4,06%. Come conferma l’Associazione bancaria italiana nel Belpaese ‘i finanziamenti bancari hanno continuato a manifestare anche nel primo trimestre del 2010 una dinamica in accelerazione, superiore rispetto a quanto mostrato dagli altri sistemi bancari europei, principalmente concentrata nel mercato dei mutui per l’acquisto di abitazioni’. La buona dinamica delle richieste di finanziamento continua a beneficiare di un costo del denaro particolarmente favorevole grazie alla linea della Banca Centrale Europea che secondo le previsioni potrebbe segnare un graduale rialzo limitato al quarto di punto solo nei prossimi mesi. Il report segnala inoltre il minimo storico dei tassi applicati dagli istituti di credito sui finanziamenti a famiglie e imprese, con un tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie sceso al 3,63% ad aprile dopo il 3,65% dello scorso marzo e nel confronto con il 4,58% dell’aprile 2009. Secondo il Monthly Looking dell’Abi l’Italia si sarebbe confermata leader nella crescita dei finanziamenti nel confronto con gli altri Paesi europei grazie alla buona tenuta del mercato immobiliare rispetto alle conseguenze della bolla, con una quota di finanziamenti alle famiglie sul totale dell’area Euro passata dal 9,6% al 10,2% nell’ultimo anno. I più elevati tassi annui di crescita nella dinamica dei prestiti bancari erogati alle famiglie si riscontrano in Puglia (+13,2%), Calabria (+11,7%), Toscana e Campania (+11,2%), Molise (+11,1%), Lazio e Abruzzo (+10,5%) e Liguria (+9,6%), mentre a febbraio la crescita su base annua si sarebbe attestata intorno al 6% nelle regioni di Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, con ritmi intorno +7 per cento in Piemonte e Trentino Alto Adige. La quota sul totale Italia detenuta dalla Lombardia si attesta al 22,1%, seguita da Lazio (11,7%), Emilia Romagna (8,7%) e Veneto (8,8%). In riferimento al costo di costruzione dei fabbricati residenziali il primo trimestre 2010 avrebbe registrato un aumento dello 0,3% secondo il dato diffuso dall’Istituto di statistica nazionale. Lo stesso dato, ricavato dal confronto con il trimestre precedente, risulta tuttavia in diminuzione dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2009. Gli incrementi sul trimestre precedente hanno riguardato mano d’opera (0,1%) materiali (0,2%) e trasporti e noli (0,9%), dati che, se rapportati al primo trimestre 2009, segnano invece un aumento dello 0,5% per la prima voce, un aumento dei costi connessi a trasporti e noli pari all’1% e una diminuzione dell'1,2 per cento dei costi dei materiali.