Permane la debolezza sul territorio italiano
13 Settembre 2011Il mercato immobiliare italiano contina a contraddistinguersi per una evidente debolezza nei suoi dati fondamentali. Stando alla consueta analisi compiuta da Tecnoborsa, dall’Agenzia del Territorio e da Banca d’Italia, infatti, nel corso del secondo trimester dell’anno la percentuale di agenti immobiliari che avrebbe riscontrato una diminuzione dei prezzi immobiliari sarebbe cresciuta di 2,6 punti percentuali, passando dal precedente 44,2% all’attuale 46,8%.
Rimane invece invariato, secondo il report congiunto, la percentuale di agenzie che nel secondo trimestre dell’anno dichiara di avere venduto almeno un immobile: il 69,3%. Un dato che è sì in stabilità, ma figlio di una crescita nella parte centrale della Penisola, e di una flessione settentrionale.
Ancora, nello stesso periodo si riscontra una diminuzione degli incarichi a vendere, principalmente per le richieste commerciali troppo elevate da parte dei venditori, e per la volontà – da parte più favorevoli.
Non è nemmeno trascurabile la percentuale di coloro che sostengono di aver osservato una flessione degli incarichi a vendere a causa delle sfavorevoli condizioni del mercato bancario (cioè, poichè gli acquirenti hanno difficoltà a ottenere un mutuo): il 51,9%.