Piano Casa Veneto. Bilancio provvisorio
27 Maggio 2010Settemila domande da parte di privati nell’intera Regione di cui un decimo circa nei capoluoghi di Provincia. A quasi un anno dall’entrata in vigore del Piano Casa, un convegno organizzato a Mestre dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia ha tentato una prima ricognizione degli effetti del piano di rilancio dell’edilizia sul territorio veneto. Bilancio ancora provvisorio che avrebbe tuttavia in parte mancato le aspettative per effetto dello scarso dinamismo del mercato immobiliare, dell’austerity creditizia generata dalla congiuntura economica ma anche dell’indice di frazionamento delle proprietà nei centri urbani ad alta densità. Una situazione esemplificata ad esempio dal caso della Provincia di Venezia, dove le richieste di ampliamento complessivamente inviate dai comuni di Chioggia, Martellago e San Donà avrebbero triplicato quelle prodotte dai residenti di Venezia e Mestre, ma replicata anche nel Padovano (250 domande generate dal Capoluogo) e dal Vicentino a quota 150 richieste. Solo una trentina le pratiche consegnate a Belluno mentre nel Trevigiano e nel Rodigino al totale di 500 richieste Treviso e Rovigo avrebbero contribuito rispettivamente con una quarantina e un'ottantina di pratiche circa. ‘Si tratta in ogni caso di una iniziativa positiva - ha commentato l’assessore regionale Renato Chisso mettendo in guardia dalla tentazione di stendere bilanci troppo frettolosi - e non ricorrendo alle possibilità che abbiamo messo in pista la società e i cittadini veneti perdono delle opportunità’. Opportunità che avrebbe tuttavia generato una scarsa consapevolezza da parte dei cittadini e penalizzata dai rallentamenti dovuti alle specifiche interpretazioni della legge da parte dei singoli Comuni, nonché dal peso dei vincoli paesaggistici gravanti sul territorio veneto. Il giro d'affari fin qui stimato dai professionisti si aggirerebbe intorno ai 30-50 milioni di euro a fronte dei 500 previsti.