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Prestito Vitalizio ipotecario: trasformare la casa in contanti


04 Maggio 2015

Il prestito vitalizio ipotecario, rivolto a pensionati con età superiore ai sessant'anni, entrerà in vigore il prossimo 6 maggio, con modalità regolate da un'apposita legge (n° 44 del 02/04/15), già pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Una valida alternativa alla vendita della nuda proprietà affinché over60enni, proprietari di immobili e in cerca di liquidità, possano ottenere un prestito dalla banca. Per poter richiedere tale prestito bisognerà necessariamente essere proprietari di un immobile. Nel caso in cui l'immobile in questione sia la prima casa, il richiedente non sarà costretto a lasciarla, come nel caso di una vendita, ma potrà continuare ad abitarla. L'immobile, in questo caso, diventa la garanzia per un prestito il cui valore è da concordare, ma non potrà naturalmente essere superiore a quello dell'immobile dato in garanzia. La banca concedente il prestito vitalizio, dopo aver analizzato la situazione finanziaria del pensionato, gli proporrà un piano di rate per la restituzione di quanto prestato, con una durata anche a vita. Con il prestito vitalizio ipotecario è possibile ottenere un importo che varia in percentuale in base al valore di mercato dell’immobile, da definire con una perizia, e all’età del richiedente. Quanto al rimborso, il beneficiario può decidere di versare i soli interessi maturati annualmente o concordare con il finanziatore un piano di rientro graduale che comprenda sia gli interessi sia la somma prestata. In tal caso, il ritardato pagamento delle rate (ritardo tra i 30 e i 180 giorni), verificatosi almeno sette volte anche non consecutive, dà diritto all’ente finanziatore a chiedere la risoluzione del contratto. È possibile inoltre saldare il debito in ogni momento e cancellare l’ipoteca. Le imposte patrimoniali come Imu, Tasi e Tari o quelle sul reddito fondiario devono comunque essere versate dal proprietario dell’immobile ipotecato.



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