Quanto valgono le tasse sugli immobili?
24 Maggio 2010Si fa un gran parlare di service tax, la tassa unica sugli immobili in agenda con il secondo decreto attuativo del federalismo che dovrebbe semplificare il quadro normativo attuale tramite l’accorpamento di tributi, canoni locali e addizionali comunali gravanti sugli immobili. Ma quanto vale esattamente il gettito associato a case, negozi e capannoni? A fare i conti è stata la Cgia di Mestre che ha quantificato in 43 miliardi il gettito relativo ai tributi gravanti sui cespiti immobiliari nel 2008, ripartito in un 34,6% finito nelle casse dei Comuni e in un 62,8% di entrate a beneficio dello Stato (pari a 27,1 miliardi di euro), a fronte del 2,5% andato a beneficio delle Province e dello 0,10% alle Regioni. Secondo lo stesso studio, a dispetto dell’abolizione dell’imposta sulla prima casa l’Ici rappresenterebbe ancora la voce più significativa a livello di gettito con 10 miliardi di euro andati a beneficio dei bilanci dei Comuni. Ulteriori 8,1 miliardi deriverebbero in ciascuno dei due casi dall'applicazione di Irpef e Iva mentre l’imposta di registro contribuirebbe al bilancio dell'Erario per 4,7 miliardi di euro, a fronte degli ulteriori 4,2 miliardi di euro prodotti da Tarsu o Tia. Nel complesso sarebbero15 le voci di prelievo gravanti su case, negozi, fabbricati industriali, artigianali e commerciali: l’importo complessivo di 43,2 miliardi risulterebbe dell'applicazione di 10 imposte (tra cui Irpef, Iva, Imposta di registro, Imposta ipotecaria e catastale, Ici), due addizionali (quella provinciale e quella comunale sul consumo di energia elettrica), due tributi (la Tarsu o la Tia e il tributo provinciale della protezione ambiente) e una accisa sul consumo di energia elettrica. Un insieme di ‘balzelli’ che richiede un lavoro di semplificazione normativa in grado di produrre la riduzione del peso fiscale per i proprietari di immobili insieme a un quadro burocratico più agevole, come sottolineato dal segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi ‘Stando ai numeri il gettito che oggi va alle Regioni e alle Province è poco più di 1 miliardo di euro. Una cifra importante, anche se non smisurata che, comunque, farebbe sicuramente comodo ai Sindaci. Per contro, però, si dovrebbero trovare delle misure compensative per i Presidenti di Provincia che sarebbero, da questa novità, i più penalizzati’.