Regione Friuli valuta misure di sostegno ai mutui
24 Maggio 2010‘La Regione Friuli Venezia Giulia sta vagliando uno strumento da attuare assieme agli istituti di credito per agevolare i cittadini che stanno pagando il mutuo per l'acquisto della prima casa, garantendo loro la sicurezza di non perdere la proprietà del bene immobiliare, in caso di gravi ristrettezze economiche’. L’annuncio è giunto a Pordenone in occasione dell’inaugurazione di 44 nuovi appartamenti Ater in via Brugnera per voce dell’assessore regionale all'Edilizia Elio De Anna. ‘Ciò a cui stiamo pensando - ha precisato De Anna - è un sistema di garanzia, che veda protagonista da un lato la Regione e dall'altro le banche. L'intento é quello di fare in modo che nel caso in cui l'acquirente dovesse trovarsi in difficoltà nel pagamento di un mutuo con fondi regionali, la stessa Regione entri in campo, magari proprio attraverso l'Ater, per garantire agli istituti di credito la solvibilità del proprietario. In questo periodo di crisi, in cui può capitare che qualche componente del nucleo familiare si trovi in cassa integrazione e difficilmente riesca a far fronte alle spese che invece poteva sostenere in passato, uno strumento del genere permetterebbe di garantire il bene casa’.
La Regione ha nel frattempo avviato a Trieste un progetto pilota di edilizia sostenibile del valore di 4,2 milioni di euro nell’ambito del piano di misure per l’edilizia residenziale sovvenzionata, con l’intenzione di estendere il ricorso alle pratiche edilizie improntate all’ecosostenibilità attraverso la futura applicazione dell'esperienza così maturata ad altre aree d'intervento. L'operazione, che verterà sulla realizzazione di un complesso residenziale di 48 alloggi dotati di un'ampia superficie a verde pubblico e privato nel rispetto dei più moderni parametri ecocompatibili rappresenta – come spiegato dallo stesso assessore De Anna e dall'assessore alle Finanze Sandra Savino - 'una delle buone pratiche nel settore della progettazione e realizzazione di edilizia residenziale sovvenzionata che ci auguriamo possa essere estesa in futuro in tutto il Friuli Venezia Giulia. Con l'adozione del protocollo Vea, le tradizionali pratiche costruttive saranno gradualmente affiancate da significativi elementi di innovazione tecnologica ed impiantistica, nonché dei materiali. L'esperienza di Trieste ci permetteranno così di elaborare proposte di linee guida per la progettazione e realizzazione di edifici residenziali ad elevati contenuti di sostenibilità energetica ed ambientale. Ciò verrà fatto anche sulla base dei risultati dell'attività di monitoraggio e verifica condotta sull'intervento di ecoedilizia realizzato’.