Segnali di ripresa per l'erogazione dei mutui
17 Novembre 2014Si vedono segnali di ripresa per il settore immobiliare: secondo i dati dell'Abi, basati su un campione di 84 banche che rappresenta circa l'80% della totalità del mercato bancario italiano, tra gennaio e settembre 2014 i nuovi mutui erogati hanno totalizzato 17,705 miliardi di euro rispetto ai 13,681 miliardi dello stesso periodo del 2013. L'incremento su base annua è del 29,4%. Inoltree negli ultimi sei mesi l’importo medio del mutuo erogato è stato di quasi 114.000 euro, il 7% in più rispetto alla rilevazione dello scorso aprile. E contemporaneamente si riduce il divario tra quanto richiedono i clienti e quanto erogano gli istituti di credito: la richiesta media è di 126.000 euro. La differenza tra erogato e richiesto, l’11%, è vicina all’ultimo minimo: l’8% registrato nell’ottobre del 2013, mentre nella rilevazione precedente il divario era pari al 20%.
Gli unici valori che rimangono stabili rispetto al passato sono rappresentati dalla durata media del mutuo, siamo sempre a quota 21 anni, e dall’età media del mutuatario, 41 anni. Nonostante i tassi siano molto bassi, i mutuatari continuano a preferire il tasso variabile, che rappresenta il 59,4% di chi richiede un mutuo per comprare casa. Il valore del tasso variabile si confronta contro il 31,5% delle domande a tasso fisso ed il 9,1% del tasso misto.
Certo ad essere onesti bisognerebbe far notare che incrociando altri dati, in particolare quelli della Banca d’Italia e dell’Agenzia del Territorio, si scopre che l’aumento a doppia cifra raggiunto dalle erogazioni dei mutui è stato toccato grazie alle surroghe, vale a dire le operazioni di sostituzione sui nuovi mutui erogati: situazione che prevede un debitore possa, senza alcun costo, trasferire l’ipoteca iscritta a garanzia di un vecchio prestito per la casa in un nuovo contratto concesso da un’altra banca con cui ridefinire le condizioni: la durata, il tipo di tasso di interesse e lo spread, ma non l’importo. Il mattone, insomma, tiene non tanto per effetto di nuovi finanziamenti per l’acquisto della casa, ma grazie a queste operazioni che rivitalizzano i vecchi contratti.