Sistemazione a verde e incentivi fiscali: restaurare casa per risparmiare
02 Ottobre 2015
Restaurare casa risparmiando: incentivi fiscali per le "sistemazioni a verde"
Finanziamenti fino a 50.000 euro per chi recupera aree inutilizzate della propria casa per trasformarle in zone verdi.
Tirate fuori gli attrezzi da giardiniere: saranno concessi incentivi fiscali a coloro che convertiranno le aree inutilizzate della propria casa in zone verdi. Lo scorso agosto è stato presentato al Senato dalla Commissione per il territorio, l'ambiente i beni ambientali il DDL S. 1896 dal titolo «Misure di agevolazione fiscale per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata», che ha lo scopo di promuovere la "cultura del verde", ripristinare l'equilibrio ecologico e ambientale di zone altamente edificate, oltre che ad incentivare un recupero estetico e paesaggistico del territorio.
Le agevolazioni fiscali saranno concesse per tutti quegli interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte da parte di privati, come, per esempio, la trasformazione di lastrici solari, parcheggi o aree inutilizzate in giardini pensili. Un investimento di questo tipo, oltre a migliorare l'aspetto estetico e a giovare a livello ambientale, diventa un'opera qualificante del territorio, ne incentiva lo sviluppo e dà una spinta al miglioramento e al recupero di zone degradate delle nostre città, in particolare delle periferie.
Come riporta la Commissione nel ddl, la cementificazione, il degrado e l'abbandono di alcune zone delle nostre città italiane hanno sempre più preso piede, e di questo ne soffre il paesaggio e, soprattutto, l'ambiente. Già con l'ecobonus, che prevede agevolazioni fiscali per il miglioramento delle prestazioni energetiche delle abitazioni, e il nuovo APE, il governo si era mosso su questa strada: con l'introduzione dei nuovi incentivi l'intenzione è quella di giovare all'ambiente, di perfezionare ulteriormente la prestazione energetica degli edifici e di favorire il risparmio energetico.
Il ddl prevede l'investimento in questo progetto di 200 milioni di euro, i quali verranno utilizzati per risarcire i cittadini che attueranno la “sistemazione a verde”. Il decreto stabilisce che il 36% delle spese verrà restituito al proprietario dell'abitazione per il recupero di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, o anche solo per la progettazione e per la manutenzione. I finanziamenti saranno concessi ai privati per spese dai 2.000 ai 30.000 euro, e ai condomini per investimenti dai 5.000 ai 50.000 euro.
Inoltre, saranno attivati delle fiscalità locali per la riqualificazione: i Comuni potranno concedere delle riduzioni ai cittadini che attuano la “sistemazione a verde”, con l'obiettivo di coinvolgere gli stessi al recupero del territorio in cui vivono.