Tiny Houses - Piccole Case
02 Aprile 2014 - Vivere in poco spazio per vivere meglioDavvero più la casa è grande più è bella e confortevole? Siamo sicuri che ci servano centinaia di metri quadri di spazio per vivere bene?
Secondo lo “Small house movement” la risposta è no. Questo movimento nato negli anni zero e ispirato dal libro di Sarah Susanka “The not so big house” del 1997, si sviluppa principalmente negli Stati Uniti ma ora sta prendendo piede anche in Inghilterra, Germania e Spagna.
Il movimento ha come linea guida la convinzione che si possa vivere bene anche in case molto piccole, anzi che addirittura si possa vivere meglio in delle “Tiny houses”, piccole case costruite su ruote, su palafitte o sollevate dal suolo, che perfettamente arredate soddisfano tutte le necessità primarie dell’inquilino ma per farlo ripensano lo spazio e la dimensione dell’abitazione.
Con la crisi finanziaria esplosa a fine anni duemila i nuclei familiari si sono spesso ristretti, nonostante questo in quasi tutti i paesi occidentali la tendenza a comprare ed a costruire grandi case non è mai passata anzi, la tipica casa americana è di 2500 piedi quadri (230 mq), il che significa che il cittadino statunitense è abituato a una casa dalle proporzioni gigantesche, ad uno spazio che forse nemmeno gli serve.
Si vuole dimostrare che oltre alla qualità della vita, diminuendo la metratura della casa aumentano anche i risparmi energetici e gli spazi verdi, calano invece i consumi e il conseguente inquinamento prodotto. Una scelta ambientalista e in controtendenza ma anche una scelta di vita, vivendo in una ”Tiny house” si decide infatti di abbracciare principi come semplificazione, coscienza ambientale e sociale, armonia con la natura, autosufficienza e serenità.
Qui sotto il video in cui il pioniere della “Tiny house” Jay Schafer, fondatore molti anni fa della prima azienda produttrice di questa tipologia di case, ce ne illustra una nel dettaglio.