Venezia: 70 immobili nella lista del Demanio per il federalismo
12 Maggio 2010‘Chiederemo che ci vengano assegnati tutti i beni’. È netta la presa di posizione del Comune di Venezia in merito al passaggio dei beni del Demanio agli enti locali prevista del federalismo demaniale, a cominciare dall’Arsenale che capeggia la lista della sessantina di immobili, in molti casi di considerevole pregio, inseriti nell’elenco stilato allo scopo dall’Agenzia del Demanio. ‘Useremo tutti gli strumenti in nostro possesso perché i beni demaniali vengano tutti affidati al Comune e non rischino invece di essere venduti ai privati’ ha annunciato il il neo assessore al Patrimonio Bruno Filippini. L’orientamento del Comune è quello di procedere alla valorizzazione dei beni in lizza per il trasferimento, compresi quelli inutilizzati da tempo - in particolare caserme - che potrebbero in previsione confluire nel Fondo Città di Venezia gestito dalla Est Capital di Gainfranco Mossetto a cui è stata affidata la gestione delle cartolarizzazioni, tramite l’affidamento di immobili per un valore complessivo di circa 100milioni di euro. Una partita che solleva l’invito alla prudenza da parte di alcuni dei soggetti coinvolti, tra cui Roberto D’Agostino, presidente della società mista Comune Demanio Arsenale spa: ‘Valorizzare un bene significa che alla fine dell’operazione il Comune ha più patrimonio di prima, ma se si vendono i gioielli solo per fare cassa, alla fine il Comune rimane più povero’. Nella lista stilata dall’Agenzia del Demanio figurano molti edifici prestigiosi tra cui il Palazzo delle Prigioni (valore 45 milioni di euro), la Caserma dei Carabinieri a San Zaccaria, la sede della Compagnia della Vela e il palazzo dei Giardinetti Reali (76 milioni), ma anche strutture come il carcere femminile alla Giudecca (6,5 milioni), il palasport Arsenale (26 milioni), il complesso degli Incurabili alle Zattere (56 milioni) o il complesso dei Santi Cosma e Damiano e delle caserme dei Carabinieri di via Miranese (28 milioni), via Garibaldi (79 milioni), le Ex lavanderie in via Piave (14 milioni), la Finanza in via Forte Marghera (10 milioni).