Dopo l'annuncio da parte del premier Renzi dell'abolizione di Imu e Tasi entro il 16 dicembre di quest'anno, ci si chiede chi potrà concretamente usufruire della cancellazione della tassa sulla prima casa. Alla domanda ha risposto la Cgia di Mestre che ha pubblicato i dati dei proprietari di prime case in Italia, prendendo in considerazione un campione di 8 mila famiglie italiane e le banche dati dei loro bilanci che vengono raccolte ogni due anni dalla Banca d'Italia.
IL 44% DEI PROPRIETARI DI CASA IN ITALIA SONO...PENSIONATI!
L'82,6% dei proprietari di abitazioni in Italia sono pensionati, operai, impiegati o disoccupati: le famiglie meno abbienti, quindi, solo quelle che nella maggior parte dei casi abitano in case di proprietà. In particolare, i pensionati occupano il 43,7% di questa fetta di popolazione, mentre a seguire troviamo gli impiegati (17,9%), gli operai (17,4%) e, infine, i disoccupati (3,6%). Per quanto riguarda, invece, la parte della popolazione più facoltosa, i dirigenti e i lavoratori autonomi occupano entrambi il 6,2% di questa fascia, mentre gli imprenditori e i liberi professionisti sono il 5%.
PROPRIETÀ DELLA CASA E IMPIEGO
L'elaborazione di Cgia, inoltre, suddivide i proprietari in base alla tipologia della loro professione (dipendenti, lavoratori autonomi e in condizione non professionale) e, per ognuno, individua quali sono i lavoratori che registrano la percentuale più alta di case di proprietà. I dirigenti, con il loro 85,3%, sono coloro che possiedono più abitazioni rispetto agli altri impieghi appartenenti alla loro categoria; seguono, in base al tasso registrato, gli imprenditori e liberi professionisti (76,9%), i pensionati (76%), gli impiegati (72,8%), i lavoratori autonomi (67,9%), i disoccupati (49,3%) e gli operai (47,5%). Per quanto riguarda gli affitti, invece, gli operai sono la fascia che più di tutti usufruiscono di questo tipo di contratto (38,8%), seguiti dai disoccupati con il 31,3%.
La seconda rata dell'Imu, ricorda la Cgia, deve essere pagata entro il 16 dicembre e sarà di 100 euro per la prima casa e fino a 450 euro per la seconda. Secondo le stime pubblicate, i proprietari di seconde case in Italia sono cittadini che hanno ereditato l'abitazione dai genitori o che l'hanno acquistata in seguito ad un trasferimento per lavoro. Il pagamento della tassa sulla seconda casa non rientrerà nella riforma che il governo Renzi attuerà a entro fine anno.
In totale il 67,2% degli italiani è proprietario di un'abitazione, mentre il 21,8% ha stipulato un contratto di affitto; il restante 10,7% gode dell'abitazione a titolo gratuito o in usufrutto. Il 78% circa delle famiglie italiane, quindi, godrà dell'abolizione della tassa sulla prima casa.
La Cgia, infine, utilizza i dati Istat sui proprietari di abitazioni (i dati dell'Istituto, infatti, si rifanno a tutta l'Italia e non ad un campione e quindi risultano più attendibili) per determinare in quale regioni la percentuale degli abitanti che posseggono la casa in cui vivono è più alta: Sicilia e Molise si trovano al primo posto, entrambe con un 77,1%. Alla base della classifica, invece, troviamo la Liguria, la Valle d'Aosta e la Campania (61,9%).
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