Nuove tasse sulla compravendita

Nonostante la crisi in corso, il mercato immobiliare ha mostrato quest’anno timidi segnali di ripresa, e un motivo va cercato anche nella nuova geografia dei tributi dovuti sul mattone.
Infatti quando si acquista un immobile con le agevolazioni prima casa il fisco da sempre si mostra particolarmente comprensivo. Le imposte di registro, ipotecaria e catastale scendono considerevolmente e perfino l’Iva. Non tutti sanno inoltre che da quest’anno le cose comprando dai privati sono ulteriormente migliorate, le aliquote per l’acquisto di un immobile con le agevolazioni prima casa da un privato sono scese a tutto vantaggio di chi compra.

Dal 1° gennaio 2014 inoltre, quando si acquista un appartamento con le agevolazioni prima casa da un privato, le imposte sono diminuite significativamente grazie alla contemporanea riduzione dell’imposta di registro dal 3% al 2% e delle imposte ipotecaria e catastale da 168 euro ciascuna a soli 50 euro cadauna. In controtendenza i piccoli acquisti, i quali invece risultano penalizzati poiché sempre da quest’anno l’imposta di registro si versa con un importo minimo di 1000 euro, il che indubbiamente peggiora la situazione per le piccole compravendite.

Ma per applicare le “agevolazioni prima casa” occorre rispettare alcune regole. Infatti: l’abitazione non deve avere caratteristiche di lusso: l’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune in cui ha sede o svolge la propria attività principale ovvero, se trasferito all’estero per lavoro, in cui ha sede il datore di lavoro; Inoltre, nell’atto di acquisto il compratore deve dichiarare: di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato • di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa di impegnarsi a stabilire la residenza entro diciotto mesi nel comune dove è situato l’immobile oggetto dell’acquisto, qualora già non vi risieda.

Oltre a cambiare le carte in tavola sul fronte delle aliquote, il legislatore ha portato un’importante semplificazione pratica al concetto di casa non di lusso, una delle condizioni per godere delle agevolazioni sulla prima casa: per conoscere se l’abitazione in questione appartiene o meno alla categoria di lusso ai fini dell’imposta di registro occorre solo accertarsi che la categoria catastale non sia A/1 A/8 o A/9,invece di andare a verificare i complessi requisiti della legge “Tupini” come era in precedenza. Ma cosa succede se invece di rivolgerci ad un privato l’acquisto con agevolazioni prima casa viene effettuato direttamente da un’impresa che applichi l’Iva? Anche quest’acquisto, se si rientra nelle agevolazioni prima casa, risulta particolarmente conveniente.

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