Tra le nuove tasse decise dal Governo francese ce n'è una che riguarda anche gli italiani, o almeno una parte di italiani, cioè quelli che possiedono una casa oltralpe. La Francia sta infatti preparando una nuova imposta sulle seconde case nelle aree con mancanza di abitazioni, riguarderebbe 30 aree metropolitane tra cui naturalmente Parigi. La tassa sulle seconde case, il cui obiettivo è raccogliere 150 milioni di euro e rappresentare il 20% delle tasse sulla casa, potrebbe essere introdotta a partire dal prossimo anno e si tratta di una misura che punta a spingere i proprietari a vendere o affittare le case sfitte.
Quindi i proprietari di un immobile in Francia e non residenti fiscali nel Paese, gli stranieri e i francesi fiscalmente residenti all'estero, dovranno pagare una tassa del 15,5% sui redditi percepiti, sugli affitti, nel caso in cui la casa sia data in locazione, e sulla plusvalenza realizzata in caso di vendita. Non ci saranno invece prelievi supplementari se l'immobile viene utilizzato dal proprietario come seconda casa.
Del resto i dati più recenti hanno mostrato che a Parigi oltre 170mila abitazioni sono seconde case e sembra proprio che negli ultimi anni il numero continui ad aumentare; nelle aree centrali rappresenterebbero il 40% del totale con proprietari quasi tutti stranieri, se ne deduce che proprio loro sarebbero i più colpiti dalla norma.
Una notizia non di poco conto, come dicevamo, anche per gli italiani visto che in Francia ci sono mediamente 40mila transazioni all'anno effettuate da non residenti e circa 35mila di queste sono imputabili a stranieri, il 7% di questi non residenti in territorio francese sono italiani. Quindi la considerevole cifra di 2.800 italiani circa ogni anno vendono o comprano una casa in Francia, questi nostri connazionali si troveranno costretti a subire una tassa anche da un paese straniero, non bastassero già quelle di casa nostra.
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