Tornano le detrazioni fisse per Imu e Tasi

Nella nuova versione della tassa sulla casa era stato demandato ai Comuni il compito di stabilire le varie detrazioni da applicare, ma i Comuni, dopo i ripetuti ritardi nelle definizioni delle aliquote, hanno finito col far pagare meno ai proprietari degli immobili di maggior pregio e più ai proprietari di case di minor valore. Per la nuova local tax, che si vorrebbe introdurre dal 2016 accorpando le varie tasse locali con l'obiettivo di superare le distorsioni della Iuc, il governo sta immaginando il ritorno alle detrazioni standard, definite a livello nazionale e non più affidate alle scelte dei sindaci. Se così fosse si tornerebbe quindi alle detrazioni classiche: 200 euro per la prima casa e 50 per ogni figlio a carico sino ai 26 anni. A fare ipotizzare al governo una marcia indietro sul tema sono i dati secondo cui, con il venir meno delle detrazioni affidate all’arbitrio dei Comuni, le tasse sulle prime case con le rendite catastali più basse, quindi quelle più ‘povere’, sono aumentate sensibilmente. Di contro, e paradossalmente, sono invece sensibilmente diminuite quelle pagate dai proprietari degli immobili più pregiati che hanno sborsato fino al 40% in meno rispetto al 2013.

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