Tasi e Imu: come e quanto si paga?

Entro il 16 giungo i contribuenti saranno chiamati al pagamento della prima rata della Tasi e dell'Imu 2015, sebbene la scadenza sia imminente, moltissimi sono ancora i dubbi su quanto si dovrà pagare, sulle aliquote e sui codici tributo. Nessuna novità per le modalità di calcolo delle imposte, né di pagamento che si potrà effettuare sempre con bollettini postali o con modello F24. Restano esenti dal pagamento Imu le prime case e relative pertinenze e i terreni agricoli situati in Comuni totalmente montani secondo la classifica Istat. Pagano regolarmente tutti gli altri immobili, seconde case e pertinenze, case in affitto, uffici e altri immobili commerciali e i terreni agricoli dei Comuni non montani. La Tasi, invece, si paga su tutti gli immobili sopra riportati ma comprese anche le abitazioni principali e relative pertinenze. Inoltre, la Tasi viene pagata sempre sia da proprietari che da inquilini e a questi ultimi spetta il pagamento di una percentuale compresa tra il 10 e il 30%, in base a quanto stabilito dal proprio Comune di residenza e se il Comune non delibera la quota di versamento per l’affittuario questa sarà al minimo del 10% e il restante 90% sarà a carico del proprietario. L’Imu, invece, deve essere pagata soltanto dai proprietari anche nel caso in cui si tratti di case o altri immobili in locazione. Ogni Comune deve anche deliberare aliquote di pagamento Imu e Tasi ed eventuali detrazioni. Non è difficile effettuare il calcolo per capire quanto si paga: è sufficiente partire dalla rendita catastale che dovrà essere rivalutata del 5%, dunque si dovrà moltiplicare il valore della rendita per 1.05, poi si dovrà moltiplicare l'importo ottenuto per un coefficiente che varia a seconda della tipologia degli immobili: 160 per abitazione principale, 80 per uffici, 55 per i negozi, solo per fare qualche esempio. Il valore ottenuto andrà moltiplicato per l'aliquota stabilità dal Comune di residenza e infine andranno sottratte eventuali detrazioni. Qualora il Comune non avesse ancora deliberato le nuove aliquote 2015, vi è tempo fino al 31 luglio, il contribuente può procedere al calcolo tenendo valida l'aliquota del 2014, in caso poi di variazioni si procederà al conguaglio nel saldo del 16 dicembre 2015.

 

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