Mercato immobiliare in ripresa, ma le tasse sulla casa sono troppo alte. E' quanto emerge da un rapporto sulla casa elaborato dall'Ance. L'associazione delle imprese edili fa notare come, da un'elaborazione dati dell'Istat, emerga un rialzo della propensione all'acquisto, più che raddoppiata ad aprile e con il numero di domande di mutui presentate alle banche che ha registrato un +72%. Stando ai dati raccolti nel rapporto “Focus casa” che l’Associazione nazionale costruttori edili ha presentato ieri a Roma, nel corso del 2014, le compravendite e i mutui sono tornati a crescere, rispettivamente del 3,6 e del 13,4% in un solo anno. Inoltre l’immissione di liquidità disposta dalla Bce con il Quantitative easing ha prodotto un effetto benevolo sul settore, facendo abbassare come non mai i tassi d’interesse legati all’acquisto di una casa, precipitati al di sotto del 3%. La ripresa del mercato immobiliare potrebbe, dunque, essere alla porte, se non fosse per un piccolo particolare. Secondo l’Ance, infatti, a mettere le ganasce alla ripartenza del settore è la tassazione arrivata alle stelle. Nel corso del 2014 infatti, l’insieme delle tasse sugli immobili ha portato nelle casse dello Stato ben 42,1 miliardi di euro, il 9,8% in più in un solo anno equivalente a 3,8 miliardi di euro. Ancora: il gettito dell’Imu e della Tasi è passato dai 9,8 miliardi del 2011 ai circa 24 miliardi del 2014, con un incremento del 143,5%. Una pressione fiscale così pesante scoraggerebbe chiunque.
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