Le entrate del mercato della casa aumentano!
Aumentano case, valore catastale e reddito immobiliare, mentre diminuisce il prezzo sul mercato. Che il "mattone" sia sulla strada giusta?
Dopo i segnali positivi sull'incremento del mercato immobiliare lanciati qualche settimana fa, il 23 luglio scorso l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati elaborati dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare in collaborazione con la Direzione Catasto e Cartografia, che si riferiscono all'anno 2014 e che confermano la fase lenta, ma positiva che il mercato immobiliare sta vivendo.
I risultati che emergono dimostrano un aumento del patrimonio immobiliare e del valore catastale degli edifici in Italia e, allo stesso tempo, una diminuzione dei prezzi nel mercato. Vediamo alcuni dati significativi che sono emersi dallo studio.
IL QUADRO GENERALE
Nel 2014 si sono registrati 73,4 milioni di unità immobiliari, lo 0,7% in più rispetto all'anno precedente (circa 457 mila unità in più). I dati mostrano un aumento, in particolare, del numero di abitazioni e di edifici a destinazione speciale (di tipo produttivo, terziario e commerciale).
Di questi 73,4 milioni 55% sono immobili a scopo abitativo e 40% di tipo commerciale; il restante 3% se lo spartiscono gli edifici a destinazione speciale (alberghi, teatri, ospedali…), gli immobili a destinazione particolare (stazioni, ponti, fari, semafori…), e le unità destinate ad uso collettivo (collegi, convitti…).
Ovviamente, gli immobili con rendita catastale maggiore sono quelli delle categorie A e C (abitazioni e commerciali), seguiti al secondo posto dagli edifici a destinazione speciale, nonostante questi siano solamente poco più di un milione e mezzo. Il patrimonio immobiliare totale del 2014 ammonta a 37,4 miliardi, un 1,5% in più rispetto al 2013, che registrava 536 miloni in meno.
Il gruppo F, cioè le unità non idonee a produrre reddito, registra circa 3 milioni di unità, mentre i beni comuni non censibili (perché non producono reddito) sono più di 6 milioni.
ABITAZIONI IN AUMENTO
Rispetto al 2013, il numero di abitazioni nel 2014 è aumentato dello 0,3%, arrivando a 34,7 milioni (ne sono esclusi gli edifici che rientrano nella categoria catastale A/10, ovvero gli uffici e gli studi).
Tra le abitazioni, quelle che hanno visto il maggior incremento di vendita sono gli edifici civili, le abitazioni di tipo economico e ville e villini. Gli edifici che, invece, hanno subito un calo sono le abitazioni signorili e popolari, ma soprattutto quelle ultrapopolari e rurali.
Il 90% delle abitazioni risulta essere censito nelle categorie A/2, A/3 e A/4, ovvero gli edifici civili, quelli di tipo economico e quelli popolari.
COSA CI DICONO I DATI?
Un'aumento del valore della rendita catastale comporta un incremento della tassazione alla quale è soggetto l'immobile. In compenso, maggiore è la rendita catastale, maggiore è il valore dell’edificio e quindi, in caso di vendita, maggiore è il ricavo che si può ottenere dalla stessa.
Inoltre, si nota un aumento nel numero di unità abitative e del reddito del mercato immobiliare che mette in evidenza la ripresa che quest'ultimo sta effetivamente vivendo.
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