Nel 2015 mantenere la propria casa coster? meno

 

Diminuisce il costo medio di mantenimento delle case

 

Sia che la casa sia in affitto o di proprietà, le spese di gestione mostrano un calo rispetto all'anno scorso.

 

Una delle spese che più pesa sul reddito familiare è il mantenimento della propria casa: tra luce, gas, riscaldamento e costi di manutenzione, al mese, vengono investite cifre non proprio irrisorie. Sia per le case indipendenti, sia per le abitazioni in affitto, i costi di mantenimento sono, quindi, significativi. Ma l'ultimo studio pubblicato da Federconsumatori e monitorato dall'O.N.F (Osservatorio Nazionale della Federconsumatori) rivela che nei primi mesi del 2015 queste spese sono calate e che le previsioni promettono bene!

Vediamo i dati raccolti dallo studio che ha preso come modello un appartamento-tipo, di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana.


I DATI

Innanzitutto, è necessaria una distinzione tra i costi di un appartamento in affitto e quello di proprietà.

 

Affitto

Per le abitazioni in affitto, le uscite che sono diminuite riguardano, in particolare, affitto, riscaldamento, luce, gas e telefono, mentre sono aumentati le spese di condominio, acqua, TARI (che registra l'incremento maggiore con un +6%) e la manutenzione dell'appartamento. Invariato il TASI. In generale, però, rispetto al 2014, Federconsumatori prevede un risparmio per le famiglie italiane dell'1,9%.


Proprietà

Per chi possiede un appartamento come quello preso in considerazione, lo studio ha registrato una diminuzione delle spese di mutuo, riscaldamento, luce, gas e telefono. Aumentano, invece, i costi condominiali, acqua, manutenzione e TARI (sempre ad un +6%) mentre il TASI rimane lo stesso del 2014. Rispetto all'anno precedente, nel 2015 i costi totali, escluso il mutuo, rimangono invariati, mentre, considerando anche questa uscita si nota una diminuzione totale delle usacite del 2,1%.

Anche il numero delle annualità di stipendio necessarie per l'acquisto dell'appartamento calano dello 0,8% rispetto al 2014.


QUALI SONO I MOTIVI DELLA DIMINUZIONE DEI COSTI DI MANTENIMENTO?

La Federconsumatori attribuisce il merito (o la colpa) di questo calo dei costi di mantenimento al

ribasso dei tassi e dei mutui e dalle diminuzioni più contenute degli affitti, nonché dal calo dei costi energetici.

 

Ma, prosegue il comunicato stampa,

a crescere, invece, sono soprattutto le voci relative alla TARI e al servizio idrico.

 

In totale, si registra una spesa di 1.693,45 € al mese per un appartamento in affitto (-32,69 € al mese rispetto al 2014) e di 1.151,20 € al mese per un appartamento di proprietà (-25,19 € al mese rispetto al 2014).

Un risparmio mensile che può sembrare esiguo, ma che, annualmente, fa risparmiare alle famiglie italiane 400€ per la casa in affitto e circa 300 € per quella di proprietà.

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