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Cresce la propriet? tra le famiglie italiane, meno indebitate della media euro

13 Aprile 2010

Nel corso degli ultimi trent’anni la condizione abitativa delle famiglie italiane è mutata nel segno dell’aumento della percentuale dei proprietari, con un dimezzamento degli affittuari e una situazione complessiva di limitato indebitamento. Secondo un rapporto dell’ufficio studi di Bnl infatti, tra il 1978 e il 2008 la quota dei proprietari  si sarebbe mossa dal 50% al 70% mentre quella degli affittuari avrebbe registrato una riduzione dal 40% al 20% circa. L’incidenza dei prestiti contratti per l’acquisto dell’abitazione peserebbe in Italia per il 24% del reddito disponibile delle famiglie, mantenendosi ampiamente al di sotto di altri Paesi europei come la Germania, a quota 52%, e la Spagna, dove l’indebitamento incide per il 92%. Un italiano su quattro appartenente alle fasce di reddito medio-alto godrebbe in sintesi dell’accesso all’abitazione di proprietà. Sempre in riferimento a questa fascia, circa il 30% delle famiglie avrebbe tratto vantaggio dalla relativa stabilità macroeconomica e dei tassi d’interesse per assumere la condizione di proprietà lasciandosi alle spalle quelle di affittuario. A fronte di un raddoppiamento nell’area euro dell’indebitamento ipotecario tra il 2001 e il 2009, di un livello medio di ricorso al finanziamento pari al 45% delle famiglie e a un’incidenza media pari al 30% dei costi dell’abitazione sul totale reddito disponibile, in Italia i corrispondenti indicatori avrebbero assunto valori più contenuti, pari al 40% delle famiglie ricorse al finanziamento e al 21% dell’incidenza media sui costi.

 



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