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Modifiche manutenzione straordinaria da dl incentivi

22 Marzo 2010

Decade l’obbligo di presentare la Dia per gli inerventi di manutenzione che non coinvolgano parti strutturali degli edifici, incremento delle unità immobiliari o violazione dei parametri urbanistici. La modifica deriva dal decreto legge sugli incentivi ai settori industriali in crisi e rivede l’articolo 6 ‘Attività edilizia libera’ del Dpr 380/2001 (Testo unico dell’edilizia), coinvolgendo interventi quali la realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari e tecnologici, l’eliminazione di barriere architettoniche, opere temporanee di ricerca nel sottosuolo, movimenti di terra pertinenti all’attività agricola, serre mobili stagionali, pavimentazione e finitura di spazi esterni, pannelli fotovoltaici e termici e aree ludiche senza fini di lucro. Il nuovo orientamento, che negli intenti dovrebbe dare impulso agli effetti del piano casa a dispetto del rallentamento causato dalle leggi regionali e dai singoli decreti comunali, raccoglie tuttavia una serie di critiche tra cui quella avanzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, secondo cui concorrerebbe ad abbassare il livello qualitativo degli interventi a causa del mancato controllo da parte dei professionisti abilitati. Anche Legambiente denuncia possibili effetti collaterali del provvedimento: la norma infatti avrebbe ‘come unico effetto di incrementare il lavoro nero e aumentare i contenziosi condominiali’ come rilevato da Edoardo Zanchini, responsabile energia e urbanistica di Legambiente. ‘Ma non solo: chi abita in un palazzo, infatti, non potrà sapere nulla dei lavori che si stanno facendo al piano di sotto o nell’appartamento accanto, né avere alcuna certezza che veramente non si stiano toccando parti strutturali dell’edificio, visto che a garantire sarà semplicemente il proprietario di casa’. La critica di Legambiente a quella che viene vista come una pericolosa deregulation coinvolge anche gli incentivi destinati all’acquisto delle eco-case, considerati meno efficaci rispetto alla proroga degli incentivi legati alla detrazione del 55%, così come l’introduzione del libretto del fabbricato viene valutato come strumento più utile per garantire gli standard di sicurezza e il livello qualitativo degli interventi di manutenzione.



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